INTERIOR

La casa è il vostro corpo più grande. Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è senza sogni.”
KAHLIL GIBRAN

La nostra casa, il nostro mondo interiore più intimo e profondo. Arredare una casa che sia la nostra o un’altra, significa scavare nell’anima di noi stessi e dell’ambiente, scoprire il suo “genius loci”. Creare un archivio della memoria, con i ricordi, gli oggetti, le immagini. Gli ingredienti nella cucina sono gli amici, le parole, i profumi della tavola. Ci deve parlare dei nostri sogni, dei nostri amori, il teatro della nostra storia personale, fatta di un passato già vissuto e di mille promesse…

Negli anni cresce una grande passione per l’interior design, particolarmente per uno stile country-chic e shabby, il provenzale, dove gli elementi antichi si legano ai materiali naturali, come il legno, le stoffe, i tappeti. Con uno stile che risente degli stilemi di gusto francese, ma con un mood tipicamente inglese. Sempre alla ricerca di un particolare per dare all’ambiente un carattere unico ed accogliente. Nasce così un progetto, che considera l’abitazione una sorta di palcoscenico, dove progettare scenografie sempre in evoluzione per creare un ambiente personale e rilassante. Da qui la sua ricerca personale nei vari mercatini e antiquari in Italia e Francia, di tutti i complementi d’arredo che rendono la propria casa unica e ricca di charme. La casa, quasi una biblioteca della memoria, perchè la sua personale visione del nostro “nido dorato” è proprio questa, la casa come un archivio che in qualche modo ci rappresenta, in una sorta di “mise en scene” della nostra vita, i nostri ricordi più cari e i nostri sogni, scatti fotografici del nostro passato. Un luogo capace anche di condizionare i nostri pensieri e di migliorare il nostro stato d’animo con la sua armonia ed eleganza!

Per informazioni, ricevere il CV, una visita per visionare il Portfolio, si prega di contattare pasquale.casati@gmail.com

3 Pasquale

Il sapore di un cottage inglese,

con l’eleganza francese.

Quando gli elementi tipici e il giusto mood che ricorda una casa nella campagna inglese, si mischiano con il gusto francese, il risultato è accogliente e l’atmosfera rilassata scalda il cuore anche in un piccolo “nido dorato”.

La prima sensazione è quella di fare un viaggio nel tempo. Oltre la porta d’ingresso ci attende un’atmosfera d’antan, dove la sensazione di vivere in una casa di campagna si sente immediatamente, e ci guardiamo dietro per ricordarci che siamo in un piccolo paese della provincia milanese.

Infatti visto i continui viaggi in Francia e l’amore infinito per questo paese, tra Parigi, Provenza, Bretagna, Castelli della Loira, ritroviamo nei mille oggetti che decorano la casa, le testimonianze di questi viaggi in ogni angolo della casa.

L’appartamento di soli 50 mq. si sviluppa in modo continuativo su un unico piano, dove dall’entrata ci troviamo nella zona cucina e living, si passa a un disimpegno per il bagno fino alla camera da letto. È stato scelto in base alle sue caratteristiche di una grande potenzialità ad adattarsi a trasformarsi in una specie di casa di campagna inglese. Per farsi testimone che veramente in qualunque contesto urbano, in qualsiasi paese o città, si può con gusto ed eleganza costruirsi il proprio personalissimo “nido dorato”. La sfida era proprio questa, in un semplice appartamento, un bilocale, riuscire a dare un tocco personale e unico, dove far dimenticare la sua posizione nel piccolo paese, decontestualizzato dall’esterno che lo circonda, e trasformarlo in una sorta di cottage inglese, o in una specie di chambre d’hôtes, dove amo alloggiare quando mi sposto in Francia, facendoci vivere un’atmosfera di altri tempi.

Le grandi finestre, incassate di 40 cm, offrivano la possibilità di creare la giusta atmosfera di un tempo.

Per prima cosa era necessario dare una base che sostenesse l’idea progettuale e quindi fare delle scelte, quasi obbligate. Quindi è stato messo un parquet di rovere, posato in diagonale, per allungare ancora di più la prospettiva e dare ampiezza ai locali.

Poi altro elemento fondamentale le porte in modello curvo inglese, con vetro satinato e rigorosamente bianche.

Ora il successivo passo era quello di sviluppare un tema, ed è stato scelto quello degli elementi. Così per la cucina il colore dominante è il rosso, quindi il Fuoco, il tappeto, il divano danno una pennellata di colore. Poi il bagno, dove è stato usato il blu e l’azzurro, quindi l’Acqua, con un chiaro riferimento al mare, dettato dai complementi come le conchiglie sparse ovunque e i gabbiani di legno che sostano pigramente.

Infine la camera da letto, sui toni del marrone, quindi la Terra, con i mobili della nonna, recuperati dalla cantina. E sul fondo del letto, una vecchia testata recuperata in un mercatino, e con la pediera che viene utilizzata come boiserie. Le assi traversali sono state utilizzate in cucina sopra la finestra che dà all’interno, per enfatizzare l’aspetto di una casa di campagna. L’unico elemento che sembra mancare è l’Aria, ma è proprio l’aria che si respira al suo interno, che la rende accogliente e confortevole. E come diceva un grande filosofo che amo molto citare, Ralph Waldo Emerson. “L’ornamento di una casa sono gli amici che la frequentano.”

K I T C H E N

B A T H R O O M

B E D R O O M

C A B I N E T   D E  C U R I O S I T È S

Di fronte al letto, una sorta di cabinet de curiosités tipico del 18° secolo, dove ricorda più un museo che una casa privata, tra scatole entomologiche di coleotteri con due splendidi esemplari di golia (del genere Goliathus) e splendide farfalle tra la famiglia delle Morfidi e le incredibili specie del genere Ornithoptera, grandi lepidotteri dai colori sgargianti. Uno squalo dentro un cilindro di formaldeide, ricordo di un viaggio alle Canarie, a Tenerife, e a fargli compagnia delle fauci. Una collezione di fossili, con foglie, conchiglie, trilobiti, ammoniti e un dente fossile di Rebbachisauro, un dinosauro erbivoro. Con i libri specifici ad accompagnare lo studioso per una ricerca scientifica e profonda!

D E T A I L S

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